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Calcio – Frosinone, Kaio Jorge, Lirola e Soulè si presentano: “Grande sfida questa. Siamo pronti”

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Mattinata di presentazioni nel Frosinone. E’ stata la volta di un trittico nel quale si sono andate a miscelare l’esperienza dello spagnolo Pol Lirola (classe 1997) ma già con 6 stagioni di serie A, rispettivamente una di Ligue1 e di Liga sulle spalle tra Sassuolo, Fiorentina, Olympique ed Elche alla grande voglia di ribalta di due prospetti del calcio internazionale come l’argentino Matias Soulé (2003) e il brasiliano Kajo Jorge (2002) che cercano continuità e prestazioni anche per l’occhio attento ed interessato della Juventus.

Lirola, quando hai affrontato il Frosinone nella gara di andata hai giocato da terzino destro mentre al ritorno mister De Zerbi ti schierò da cursore nel centrocampo a cinque. Qual è il tuo ruolo preferito?

“Mi ricordo di quelle due gare. Non ho un ruolo preferito tra questi due ma dipende sempre dalle idee del tecnico: puoi anche fare l’esterno a cinque con un allenatore che però ti tiene sulla difensiva, oppure esaltare le caratteristiche di spinta sia allora con De Zerbi che nel Frosinone con mister Di Francesco.  E comunque le mie caratteristiche mi portano ad agire molto in proiezione offensiva”.

Soulé, avresti mai pensato di ritrovarvi al Frosinone tu, Barrenechea e Kajo Jorge il giorno del raduno della Juventus? Cosa ti ha spinto a vestire la maglia giallazzurra?

“Quella scelta era stata fatta un po’ di tempo fa. Avevo parlato col mister Di Francesco, mi ha subito interessato il progetto sportivo e la voglia di giocare, la fiducia che mi ha fatto capire il mister: tutte queste cose mi hanno spinto a venire a Frosinone. Avevo ricevuto questa offerta da tanto tempo, avevo la testa già al Frosinone anche per le parole del direttore Angelozzi. Sono molto contento di poter essere qui, poter giocare e farmi le ossa”.

Kajo Jorge, abbiamo letto il messaggio che ha scritto di Instagram. Nella parte finale scrivi “che è giunto il momento di lavorare e dimostrare quello che valgo”. Che intendi dare al gioco del Frosinone?

“Sono molto contento di questa opportunità, una grande sfida per me. Ho saputo dell’interesse del Frosinone dopo il test con l’Under 23. Ho parlato con il direttore Angelozzi in quella occasione e poi anche il tecnico Di Francesco. Sono contento di essere qui per aiutare i miei compagni e il Frosinone”.

Lirola, torni in un campionato tra i più importanti nel mondo e soprattutto in una squadra che gioca molto in velocità. Questo cosa ti fa pensare?

“Il campionato di serie A lo conosco bene, ho giocatori 5 stagioni qui e dopo 2 anni e mezzo fuori dall’Italia all’inizio dell’estate avevo detto al mio agente di voler tornare. E’ uscita questa opportunità, conosco il direttore Angelozzi e il mister. Entrambi mi hanno detto se volevo venire e non ci ho pensato troppo. Ho visto la gara con l’Atalanta, una grande partita. Ne mancano 36 ma se giochiamo così ci toglieremo tante soddisfazioni.

Soulè, in una recente dichiarazione Allegri ha detto: abbiamo degli eccellenti giocatori che debbono giocare con continuità. E’ chiaro che sia per voi che arrivate dalla Juventus è importante giocare.

“Prima di scegliere il Frosinone, il mio progetto era di poter giocare e dimostrare il valore. Ho scelto una squadra che arriva dalla B, noi ci metteremo tutto quello che abbiamo per restare in serie A”.

Kajo, tu sei arrivato in Italia con un pedigree di grande valore. Poi la sfortuna ti ha creato tanti problemi. Frosinone rappresenta una sorta di rilancio, la tua grande occasione.

“Appena arrivato alla Juventus mi sono infortunato, adesso sono pronto per dimostrare quello che valgo ed aiutare i miei compagni. Penso di fare una buona stagione”.

Lirola, queste prime giornate hanno detto che anche le piccole possono fare lo scherzetto alle grandi. Che serie A ti aspetti di ritrovare?

“In questi anni, dalla mia prima stagione in A credo che il livello si sia alzato tanto. A tal punto che una piccola può battere una big, lo abbiamo visto anche la scorsa settimana. Non è scontata nessuna partita, bisogna giocarle tutte al massimo. E io ho fiducia che possiamo fare bene”.

Soulé, qualcuno ha detto che somigli nelle movenze al ‘El Flaco’ Pastore. Ti ci rivedi?

“Sì, mi piace stare molto a contatto con il pallone. Ma ho anche tante cose da migliorare, peso che il mister e il Direttore mi aiuteranno a colmare quel gap sia tecnico che tattico che sento di avere per raggiungere il top”.

Kajo Jorge, anche tu sei stato catapultato da un’altra realtà come quella brasiliana. Cosa ti porti dalla Juve al Frosinone?

“Arrivo qui con il pensiero di giocare e mettermi minuti nelle gambe, fare bene. Porto la mia esperienza perché comunque in Brasile avevo fatto 90 presenze. Devo stare tranquillo e dimostrare il mio valore”.

Volete presentarvi tutti e tre, una sorta di carta d’identità?

Kajo Jeorge: “Sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare con la famiglia dopo l’allenamento. Sono un appassionato di cavalli, pensate che in Brasile ne ho cinque”.

Kajo, per te qualcosa in più: sei arrivato in Italia ed hai avuto le vicissitudini che sappiamo: un ragazzo a 19 anni cosa ha pensato in quei momenti?

“Una tristezza grande, farmi male appena arrivato. Ma ora che sono pronto, mi prendo questa seconda chance. Non vedo l’ora di tornare in campo. Quando mi sono fatto male ho avuto tanti dubbi sul futuro che avevo davanti ma poi, dopo tanto e duro lavoro con il mio fisioterapista sono tornato a vedere a luce. E non sento più i dolori”.

Soulé: “Starò la mia famiglia che viene dall’Argentina, stiamo cercando casa. A me piace tanto la carne, a casa non deve esserci sempre una griglia a disposizione…”.

Lirola: “Sono fidanzato da un anno, nel tempo libero mi piace stare con la mia ragazza che verrà qui a Frosinone ad ottobre come anche fare gruppo con i compagni di squadra anche al di fuori del nostro lavoro quotidiano. Durante l’estate passo il tempo con gli amici, in piena tranquillità.  E sono appassionato di tennis”.

Lirola, hai parlato delle tue conoscenze col mister Di Francesco. Cosa ti aspetti da questa stagione?

“Il motivo principale che mi ha portato al Frosinone è stato appunto la conoscenza col mister. Dopo un anno non facile mi aspetto il rilancio, di poter fare bene in questo campionato. Ho trovato compagni di squadra forti, il nostro obiettivo è far gioire i nostri tifosi. Credo che rispetto all’ultimo anno del Frosinone in serie A, siamo più pronti”.

Soulè, cosa pensi dell’importanza di stare in un gruppo anche con altri compagni di squadra nella Juve?

“Parlando con Barrenechea della possibilità di venire qui a Frosinone e poi con Kajo, ci siamo detti dell’importanza di fare amicizia, gruppo. Avevo chiesto ad Enzo quando ci ha preceduto e mi ha subito detto che si è sentito subito come in famiglia. Ed è esattamente quello che ho trovato al mio arrivo”.

Kajo, cosa ti aspetti dai tifosi del Frosinone?

“Prima di venire qui ho visto tre partite del Frosinone e mi era sembrata una squadra di qualità, composta da buoni giocatori. Ai tifosi dico di stare tranquilli perché noi faremo di tutto per tenere il Frosinone in serie A”.

Avete parlato con Gatti prima di venire al Frosinone?

Soulè: “Abbiamo parlato con ‘Gattone’, mi ha detto che venendo qui potevo crescere molto in un ambiente sano e che avrei trovato un’ottima Società e un ottimo allenatore. Un bravo ragazzo, che mi ha consigliato molto”.

Kajo Jorge: “Un ragazzo tranquillo, ci ha detto di giocare sereni e di stare certi che i tifosi sapranno spingerci come solo loro sanno fare”.

Lirola, sei uno dei veterani in questa squadra. Sei consapevole di questo ruolo?

“Quello che voglio portare è la mia esperienza, sento che posso portare il mio aiuto a tutto il gruppo”.

Kajo e Matias, avete degli idoli ai quali vi ispirate?

Kajo Jorge: “Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, un grande dentro e fuori del campo”.

Soulé: “Ne avevo uno da piccolo, della squadra per la quale tifavo. E poi Messi, il più forte di tutti”.

Lirola, puoi giocare anche esterno sinistro?

“Posso giocare sia a destra ma con la Fiorentina ho giocato anche a sinistra”.

Il vostro rapporto con la scaramanzia? Qualche gesto propiziatorio?

Soulé: “Entro in campo con il piede destro. E poi provo a ricordarmi cosa abbiamo fatto in occasione della partita che abbiamo vinto, per cui speriamo di farlo spesso… Quanto allo sport preferito, m piacciono molto il tennis e il padel”.

Kajo Jorge: “Io ringrazio Dio appena entro in campo, mi faccio il segno della croce. E mi piacciono i cavalli”.

Lirola, se non fossi un campione nel cacio in quale disciplina sportiva ti sarebbe piaciuto eccellere?

“Allora, andiamo per ordine: io entro sempre in campo facendo due balzi con il piede destro e la sera prima di ogni partita mangio sempre le stesse cose. E poi sono un appassionato di tennis, come avevo detto”.

Ci sono differenze di allenamento per i giovani nei vostri Paesi? E che messaggio mandate i tifosi del Frosinone?

Lirola: “Il metodo di lavoro in Spagna è molto diverso. Qui si lavora molto anche senza pallone. A me piace di più come si lavora qui, soprattutto perché fisicamente poi ti senti meglio. Ai tifosi del Frosinone, che saluto, chiedo di starci vicini. Ci saranno momenti difficili, la stagione e lunga ma vogliamo sentire sempre il loro supporto”.

Soulé: “In Argentina il metodo di lavoro cambia molto, qui sono molto più intensi. In Argentina e in Sudamerica in generale forse è più disordinato, qui molto tattico. Quando sono arrivato ho faticato un po’ ad adattarmi. Ai tifosi dico che sarà un campionato duro, ma so anche che non ci faranno mai mancare presenza e calore. Qui a Frosinone è come in Argentina, tanto tifo e passione. E me ne ha parlato già Enzo (Barrenechea, ndr)”.

Kajo Jorge: “In Brasile è un calcio più tecnico, in Italia c’è molta più velocità e forza. Quando sono arrivato alla Juve ho trovato questa differenza. Ora mi sento pronto per giocare al calcio italiano. Un messaggio ai tifosi: state sempre con noi per affrontare questa bella sfida”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio