HOMEPAGE NAZIONALI Braccia alte al cielo e maglia azzurra addosso

Braccia alte al cielo e maglia azzurra addosso

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di Massimo Papitto 
Di norma si fa fatica a definire Giganti persone che corrono dietro ad un pallone ma per Paolo Rossi credo si possa fare eccezione.
Paolo Rossi è stato il campione della gente.
Ha fatto vibrare di gioia pura il popolo italiano.
È stato prima odiato e poi amato. Amato alla follia in quella estate 1982 perchè chi vince un mondiale viene ricordato in eterno e a lui la gente si lega. Ricorda lui per ricordare quegli anni lì. Quell’estate lì. Magica. Senza tempo.
Se si pensa a Paolo Rossi lo si immagina con la maglia azzurra numero 20 addosso.
Se si pensa a lui si pensa all’Italia. Alle piazze piene di persone in festa, ai clacson impazziti, ai cortei, ai bagni nelle fontane, alle foto di gruppo tutti assieme, alle bandiere tricolori che sventolano sulle macchine, allo sballo sfrenato. Senza regole. Al sogno avverato.
Per questo non ho paura di dire che in questa notte appena trascorsa se n’è andato un GIGANTE dello sport italiano.
Ha ridato gioia ad un popolo che usciva fuori dagli anni ’70, quelli di piombo e del terrorismo, e si tuffava nella spensieratezza e nel disincanto degli ’80.
È stato il campione della gente. Il primo vero campione di tutti gli italiani. Non soltanto un semplice giocatore di calcio.
“Braccia alte al cielo, maglia azzurra addosso, Paolo Rossi el hombre del partido”