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Alatri – Servizio raccolta differenziata: l’Amministrazione punta a ridurre il costo della bolletta

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L’amministrazione comunale ha prodotto nei tempi dovuti gli atti, il progetto ed il corredo documentale per il nuovo affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti, previa aggiudicazione di regolare gara. Ed ha pensato ad un nuovo contratto che evitasse qualsiasi ulteriore aumento e garantisse un risparmio per i cittadini.

La delibera della giunta n. 28 del 23 febbraio 2017 è la prova dell’efficienza e trasparenza di questa amministrazione che non aveva alcun interesse né volontà di accordare proroghe all’attuale gestore che pur ha onorato con notevole professionalità il servizio medesimo e garantito una “città pulita” negli ultimi anni.

Il servizio di raccolta differenziata “porta a porta”, così come strutturato con il precedente contratto, si sta rivelando efficiente ma anche costoso proprio per la capillarizzazione delle utenze e la vastità del territorio coperto, non consentendo, finora, risparmi visibili per gli utenti, pur molto virtuosi.

Risparmi maggiori potrebbero arrivare solo con la destrutturazione del servizio siffatto e la sua sostituzione con la creazione delle “isole di comunità”: ma ciò richiederebbe un maggiore impegno da parte dei concittadini/utenti e qualche disagio in più, senza contare il costo sociale di una drastica riduzione della forza lavoro.

Per tali motivi, l’amministrazione ha deciso, da una parte, di mantenere la raccolta differenziata “porta a porta”, dall’altro, di razionalizzare il servizio (anche in funzione dell’esperienza maturata negli ultimi anni), riducendone l’importo a base d’asta: così si potrà produrre un risparmio visibile in bolletta senza, però, procurar loro disagio né generare costi sociali pesanti.

Inoltre, in considerazione della complessità della procedura, si è scelto di avvalersi di un supporto esterno per la redazione di un progetto di bando, ricorrendo ad una procedura di evidenza pubblica aggiudicata al massimo ribasso alla cifra di 12.000,00 euro e non di  25.000,00 euro, come erroneamente affermato dalle opposizioni.

L’idea di “riapplicare” il vecchio bando, avrebbe prodotto, con la necessaria attualizzazione dei costi, un incremento cospicuo degli stessi costi a carico dei cittadini, per questo l’amministrazione ha fatto la scelta di una razionalizzazione del servizio, anche mutuando l’esperienza di altri comuni che ci hanno preceduto in simili ridimensionamenti.

Ora, la gara è stata sospesa, su ricorso dell’attuale gestore, e l’amministrazione si accinge a difendere le proprie ragioni in giudizio, sottolineando come sia stato necessario contestualizzare il servizio, capitalizzando l’esperienza dei cittadini in termini di capacità di differenziare e sensibilità ambientale e con la ferma convinzione di essere nel giusto: ma insomma, una Amministrazione ha o no il diritto di operare secondo la legge per far risparmiare i propri concittadini? Ed in ultima analisi: cosa deve fare una Amministrazione Comunale più che fornire ai propri concittadini servizi efficienti senza aggravi economici e tenendo da conto le esigenze di tutti, anche dei lavoratori?

Alle opposizioni ricordiamo solo che il vecchio bando (2010) prevedeva 34 operatori e mezzi inadeguati all’attuale prezzo, tanto che l’amministrazione Morini, per garantire l’efficienza del servizio, dovette raggiungere un nuovo accordo con la ditta aggiudicataria che stabilisse l’incremento dei mezzi e del personale sino a 41 unità, sempre allo stesso prezzo!