HOMEPAGE POLITICA ALATRI, REGOLAMENTO PISTA DI ATLETICA: BATTIBECCO SOCIAL TRA CIANFROCCA E DI FABIO

ALATRI, REGOLAMENTO PISTA DI ATLETICA: BATTIBECCO SOCIAL TRA CIANFROCCA E DI FABIO

582
CONDIVIDI
Il regolamento della discordia. Potremmo definire così le nuove regole illustrate dall’amministrazione per la pista di atletica e che sono divenute oggetto di dibattito politico.

A sferrare l’attacco Fabio Di Fabio, che con ironia ha detto la sua sul nuovo regolamento sottolineando come, tra altre cose, “se si fa attività fisica non si deve ascoltare la musica. Si vede che anche ad Alatri la ‘musica’ sta cambiando”. E aggiungendo: “a proposito, ma il regolamento chi lo ha approvato? Non mi risulta che lo abbia fatto il Consiglio comunale”.
Piccata la replica del sindaco, Maurizio Cianfrocca, a mezzo social:
“Da quando è all’opposizione – spiega – l’attività social del consigliere Di Fabio è esplosa. Forse perché è più facile brillare di luce riflessa andando contro qualcuno che non informando sulle proprie idee e proposte (che è, d’altronde, l’utilizzo che ne ho sempre fatto io); Negli ultimi giorni mi ha attribuito la volontà di volermi candidare a presidente della Provincia e di usurpare la casa comunale per un appello all’unità del centro-destra. Gli do prima di tutto un’informazione: tutti possono riconoscersi nella casa comunale perché ogni giorno hanno la possibilità di venire ed essere accolti e ascoltati dal sottoscritto. Cosa che, ascoltando diverse testimonianze, non era affatto scontata prima; La seconda informazione è che non ho intenzione di candidarmi come presidente della Provincia. Di Fabio fa politica da tanto tempo (troppo?) e forse è abituato a una politica concepita come strumento per il proprio interesse personale. Credo invece che uno degli obiettivi di un sindaco sia quello di far pesare la propria città a tutti i livelli. O forse dovrei prendere spunto dalle sue amministrazioni, incapaci di far avere al terzo Comune della Provincia un rappresentante in consiglio provinciale per 10 anni. A dimostrazione che la longevità politica non sempre coincide con il talento; Per ottenere il quarto d’ora di celebrità della giornata di ieri, si è addirittura attaccato a un piccolo regolamento pensato per la pista di atletica di Chiappitto. La stesura di semplici regole per l’organizzazione di uno spazio pubblico, peraltro con la collaborazione di persone abituate a frequentarne di simili per uso sportivo, non credo meritino il suo dileggio tra tentativi da cabarettista e l’uso di termini spropositati (“Discriminare gli utenti”, ma siamo seri?); Ha detto che se ne occuperà. L’assessore allo Sport Padovani saprà chiarire ogni suo atroce dubbio. Nel frattempo potrebbe anche occuparsi del fatto che una struttura costata tra i 5 e i 7 milioni, voluta da amministrazioni di cui è stato parte, sia rimasta sempre un’opera abortita e di quanto l’investimento sia valso la pena. Capisco però che ora sia più facile lamentarsi della destinazione d’uso delle corsie. Sorpreso da tanta faccia tosta – conclude – annotiamo anche questa”.
Di Fabio, non ha di certo “lasciato correre”:
“Il Sindaco di Alatri, l’amico Maurizio Cianfrocca, mi sorprende sempre più per la sua acrimonia nel rispondere alle critiche alla sua amministrazione. Usa trasportare, con sorprendente facilità, sul piano personale questioni che di personale non hanno nulla ma sono solo di carattere politico e amministrativo. Il suo atteggiamento insofferente e gratuitamente cattivo nei confronti delle considerazioni della minoranza non gli fa affatto onore, anzi disonora il ruolo che ricopre. Arriva ad offendere e calunniare, sul piano personale, infamando le motivazioni della mia attività  amministrativa e del mio impegno politico. Ma non dà alcuna spiegazione  sui provvedimenti criticati.
Dovrebbe rendersi conto che quello che scrive oggi  rimarrà e gli sarà ricordato anche domani, quando sarà finita l’ebrezza del potere (da cui, indubbiamente, è posseduto) e dovrà tornare a relazionarsi con il prossimo, da semplice cittadino. E allora cosa dirà? Che non era vero? Che certe cose fanno parte del gioco? Mah! Il cabaret può essere divertente ma il non rispettare le regole della democrazia è sicuramente pericoloso.
La sala consiliare è di tutti e non può essere usata per fini politici di una parte. Il regolamento della pista di atletica chi lo ha approvato? Ne era a conoscenza ? Lo condivide ? Io ho detto la mia, lui dica la sua, con coraggio! Ed è ora che la smetta di fare la vittima e che cominci ad amministrare, assumendosi la responsabilità di ciò che la sua amministrazione sta facendo e di ciò che non sta facendo. Il regolamento della  pista di atletica (che non era né “piccolo” né “grande”) è stato sostituito da un “gentile avviso” agli utenti (recependo il mio consiglio che , evidentemente, è stato costruttivo…..)”.
Non proprio carezze, da parte di entrambi. Resta il dubbio: cosa accadrà al cittadino “beccato” con le cuffiette dentro la pista?