Il consigliere di Italia Viva Maurizio Maggi ha rivolto accuse alla maggioranza:”Dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza – scrive Maggi – sembrerebbe che S.E. il Prefetto non autorizzi le iniziative che sono state organizzate per celebrare il Santo Patrono San Sisto per paura di assembramenti. Ma io dico, vista l’emergenza che stiamo vivendo, possibile che nessuno ha pensato di fare prima una telefonata al Prefetto, prospettargli l’intenzione, e dopo aver ricevuto il nulla osta, passare all’organizzazione dell’evento? A questo punto devo dedurre che hanno considerato sufficiente la scadenza delle restrizioni del dpcm del 13 aprile. Se tutto sarà confermato questa maggioranza è riuscita a mettere nel ridicolo anche San Sisto”.
Al che la risposta della maggioranza non si è fatta attendere:
“Maggi pur di apparire sui giornali e sui social scriverebbe anche contro se stesso. L’articolo di Maggi riguardo i festeggiamenti del nostro patrono è vergognoso. Il Consigliere anche questa volta non si smentisce: sfrutta qualsiasi pretesto per scrivere contro la maggioranza di cui ha fatto parte per nove anni, cercando di darsi una nuova veste politica. Dopo che per nove anni ha fatto il bello e il cattivo tempo, oggi, fa addirittura finta di stare con le opposizioni che puntualmente lo ridicolizzano per il suo comportamento ambiguo. È inutile e sarebbe troppo lungo descrivere tutte le “maggianate” che ha combinato in tutti questi anni; una cosa è certa, però: la maggioranza va avanti lo stesso, come prima, anzi meglio. In questi anni lo abbiamo visto perdere tempo a presenziare tutte le processioni, non capendone il significato. La processione non è una vetrina per salutare amici ed elettori. È altro….come dice il Papa “è una Speranza … la Speranza non delude; non è un’illusione, è una Speranza”. E noi chi siamo per togliere la speranza alla nostra Gente? Oggi più che mai abbiamo bisogno della Speranza. Speranza che non distoglie né energie, né risorse a questa amministrazione , che si dimostra più che mai vicina ai Cittadini, incontrando i loro bisogni, le loro richieste, le loro Speranze. Ma questo è un altro discorso, forse troppo elevato per chi è solo impegnato a giudicare il prossimo e che tra passeggiate, selfie e articoli insignificanti ha dimenticato, persino, di incontrare se stesso. Come un guitto d’avanspettacolo, Maggi, sta morendo per non poter stare sul palcoscenico, rinchiuso nel suo camerino.”
