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Alatri – Arrestato per possesso di droga Franco Castagnacci indagato per la morte di Emanuele Morganti

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( Fonte “La Repubblica” )

I carabinieri hanno trovato in casa sedici grammi di cocaina. L’uomo è indagato per la morte del giovane massacrato all’uscita di un locale la notte tra il 25 e il 26 marzo.


 

Franco Castagnacci, noto ad Alatri con il nomignolo di “Belle Armi”, secondo gli inquirenti avrebbe incitato il figlio e altri a massacrare Emanuele Morganti, dopo che i buttafuori, a seguito di un banale litigio con un altro avventore, lo avevano allontanato dal circolo “Mirò”.

Nella tarda serata di ieri i carabinieri del Norm di Alatri, agli ordini del maggiore Antonio Contente, hanno perquisito la casa del 50enne, la stessa dove ignoti hanno ucciso il cane di “Belle Armi” e minacciato quest’ultimo, tutto in quel clima da Far West scatenatosi nel centro ciociaro dopo il massacro del ventenne.

Perquisendo l’abitazione e l’auto di Castagnacci, i militari hanno così trovato quasi sedici grammi di cocaina e del materiale utile a confezionare le singole dosi di “neve”. Abbastanza per far finire il 50enne nel carcere di Frosinone, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.

Mentre proseguono le indagini sul delitto dello studente, portate avanti dal procuratore capo di Frosinone, Giuseppe De Falco, e dai sostituti Vittorio Misiti e Adolfo Coletta, per cui sono finiti in carcere Mario Castagnacci, il fratellastro Paolo Palmisani, e Michel Fortuna, di Frosinone, e sono indagati a piede libero lo stesso Franco Castagnacci, e i quattro buttafuori del “Mirò”, Michael Ciotoli, Damiano Bruni, Manuel Capoccetta e Pietri Xhemal, lo spettro della droga torna così ad aleggiare sul delitto.