HOMEPAGE POLITICA ALATRI, LA PROPOSTA DI CELANI: “UNA SEDE UNIVERSITARIA DISTACCATA IN CITTÀ”

ALATRI, LA PROPOSTA DI CELANI: “UNA SEDE UNIVERSITARIA DISTACCATA IN CITTÀ”

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SEDE UNIVERSITARIA DISTACCATA AD ALATRI

Riceviamo e pubblichiamo da Francesco Celani, candidato consigliere con Cianfrocca sindaco:

Alatri, nota in tutta la provincia di Frosinone come centro di arte, storia e cultura, è stata sede del famoso Liceo-Ginnasio “Conti Gentili”, che, con il “Tulliano” di Arpino, è stato il più antico Liceo- Ginnasio della provincia. Riconosciuto legalmente l’8 febbraio 1881, il “Conti Gentili” aveva già dietro di sè oltre centocinquant’anni di storia da quando Innocenza Conti Gentili, con un atto testamentario, lasciò le sue sostanze per far erigere in Alatri un collegio in cui la gioventù studiosa venisse educata, dagli eredi di San Giuseppe Calasanzio, al culto dei valori religiosi, civili, umani. Il
liceo “Conti Gentili” è stato, nei secoli, il centro propulsore della cultura in tutta la provincia e non solo, erede di un’antica tradizione che, in Egnazio Danti, nel Collegio scolopico settecentesco e
nell’ottocentesca Accademia Ernica, aveva trovato i suoi punti di forza. Illustri ed apprezzati intellettuali, come Cesare Zavattini e Libero De Libero, si sono formati presso il “Conti Gentili”, altri come Aulo Greco (negli anni 1956-1959) lo hanno addirittura presieduto. V’è di più, la città di Alatri ha dato i natali ad insigni studiosi, le opere dei quali sono ancora oggi attuali, come il Prof. Luigi Pietrobono, dantista, scolopio, caro amico di Giovanni Pascoli, preside del Liceo Conti Gentili negli anni 1905-1906 e del Collegio Nazareno di Roma; il Prof. Luigi Ceci, glottologo di chiarissima fama.

Risulta più che mai evidente quanto Alatri sia il luogo ideale per accogliere una sede universitaria distaccata, sia per l’antica tradizione culturale sia dal punto di vista logistico: Alatri è equidistante
dalle Università di Roma a Nord e dall’Università di Cassino a Sud; tutte caratteristiche che potrebbero renderla nuovamente, negli anni, un punto di riferimento per la cultura in tutta la
provincia di Frosinone e non solo. Nella sede di Alatri, gli studenti potrebbero seguire (interagendo con il docente) con il metodo della teledidattica tutte le lezioni, sia in tempo reale che attraverso
la visione di registrazioni opportunamente effettuate, nonchè tutte quelle attività richieste da un corso di laurea.
Dal 2006 (quando ancora pochi conoscevano lo strumento della teledidattica), sto cercando di far comprendere l’importanza di questo progetto, non solo come giusto riconoscimento per una città
che trasuda cultura da ogni suo megalite, ma anche e soprattutto, per consentire alle famiglie di “potersi permettere un figlio all’Università”, come si dice da noi.
La crisi economica del nostro Paese ed il flagello Covid-19 di quest’ultimo periodo, rischiano di rendere la Cultura un “bene” irraggiungibile per le famiglie con redditi, cd. “normali”. Tutti sappiamo quanto costi ad una famiglia media mantenere un figlio all’Università, a Roma in particolare: affitti carissimi, spese elevate, ecc. Per questi motivi molte famiglie non possono più supportare economicamente i propri figli nel loro ciclo di studi all’Università. Proprio alla fine del precedente anno scolastico, una mamma disperata mi confidò, in uno dei miei tanti colloqui con i genitori dei maturandi, che avrebbe dovuto scegliere a quale dei due figli (uno già iscritto
all’Università) permettere di continuare a studiare. Questo nel XXI sec. è inconcepibile! Molti studenti, poi, sono costretti a fare i pendolari per poter conseguire una laurea in un’Università
statale. Spesso, però, per il gran numero di iscritti, in molte Università la didattica e le attività ad essa collegate sono spesso inesistenti o molto carenti, tanto che diventa davvero difficile per gli
studenti, letteralmente abbandonati a se stessi, riuscire a districarsi non solo nelle elefantiache procedure amministrative, ma anche poter avere semplici notizie su programmi ed esami da sostenere. Tutto questo costringe gli studenti a prolungare, obtorto collo, il periodo di presenza in
queste Università con un aumento considerevole dei costi economici per le famiglie. Una sede distaccata di un’Università ad Alatri consentirebbe a tante famiglie, specie le meno abbienti della provincia, di far proseguire gli studi ai propri figli, senza gravare pesantemente sul bilancio familiare; ad es. la quota d’iscrizione verrebbe ammortizzata dalle spese di vitto ed alloggio risparmiate. Per una volta, la Cultura potrebbe non essere un privilegio per pochi. Per la realizzazione del progetto, trovai all’inizio il sostegno, l’entusiasmo e la collaborazione di
Don Giuseppe Capone, Rettore del Seminario Vescovile di Alatri, il quale si offrì di concedere in comodato d’uso i locali dell’allora Seminario, completamente ristrutturati, accessibili anche per
mezzo di un ascensore, in cambio di uno sconto sulle tasse di iscrizione per i nostri ragazzi.
Il progetto da me elaborato, prevede, inoltre, un vero e proprio Centro Studi Universitari, che dovrà svilupparsi in seno alla sede distaccata e che avrà come finalità principale quella di fornire
(con il contributo di docenti preparati e personale di segreteria all’uopo formato) un importante e valido aiuto per tutti gli studenti universitari (non soltanto quelli iscritti nella sede distaccata),
attraverso un vero metodo didattico (non inesistenti come quelli tanto pubblicizzati sui mass-media), frutto di una ventennale esperienza nel campo della didattica e della ricerca universitaria. I problemi inerenti la preparazione di un esame, la ricerca bibliografica e la stesura della tesi, così
come tanti altri problemi, saranno affrontati e risolti con l’aiuto di docenti esperti.
Ebbene, questo progetto, così succintamente riassunto, benchè di facile attuazione, non ha trovato mai il favore di nessuno dei sindaci del Comune di Alatri dal 2006 ad oggi, i quali non lo
hanno nemmeno voluto studiare. Mi auguro che la prossima amministrazione mi dia la possibilità di realizzarlo, finalmente, affinchè tutti i cittadini di Alatri e quelli delle città limitrofe possano trarne i giusti e meritati benefici.