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“Wonderful” è l’Ep di lancio di Greta che sogna una grande carriera: “la musica è tutta la mia vita”

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Greta Elizabeth Mariani è una giovane cantautrice romana di origini americane, figlia d’arte (Roberto Mariani). Iniziando a suonare la chitarra, undicenne, si distingue per la sua particolare timbrica vocale. A quattordici anni si aggiudica, a Los Angeles, il Premio Akademia Music Award come best cover act per l’interpretazione del celebre brano di Simon & Garfunkel ‘Sound of Silence’ e si esibisce live, in diretta streaming in tutto il mondo, al Troubadour di Londra. Nel 2017 è in concerto anche a New York e Los Angeles e in Italia come opening in date dei tour dei Tiromancino e Marina Rei. Anticipato dal singolo ‘SONG N 5’ di cui è uscito il video che racconta, per immagini, un’estate siciliana, tra amori non corrisposti, amicizie in crescere, spiagge, falò e tramonti indimenticabili. ‘WONDERFUL’ è l’EP realizzato da Greta, tra folk, rhytm & blues e soul, registrato all’Hilltop Studio di David Ezra. Con apertura del brano omonimo, le quattro tracce contenute sono state scritte di getto dall’artista, come a fissare emozioni durature comunicando qualcosa di forte. Ogni canzone ha un suo mood, si parla con sincerità di amicizia, amore ed altre sensazioni ad essi legati; il produttore Ezra ha stravolto sia la voce che la chitarra di Greta, per un disco ‘tremendamente attuale’. Questa l’intervista in esclusiva al nostro sito:

Chi è Greta Elizabeth Mariani?

Greta Elizabeth è una ragazza semplice, timida nella vita quotidiana ma anche impaziente di stare su un palco e di spaccare. Vivo a Roma ma ho origini americane da parte di mia mamma, quindi ho sempre fatto avanti e indietro tra gli States e l’Italia. La musica, ma più in generale l’arte, è sempre stata parte integrante della mia vita. Mio padre (Roberto Mariani cantautore che negli anni ’90 ha prodotto dischi con la Virgin, il CPI, etc.) mi ha trasmesso in modo molto naturale l’amore per la musica, credendo in me e portandomi a diventare ciò che sono ora: una ragazza ancora molto giovane, che affronta la vita che l’aspetta davanti in maniera molto tranquilla, senza motivo di esser ribelle, soprattutto nei confronti degli affetti. Sono molto legata alla mia famiglia.

Che cosa ti ha spinto a lanciarti nel mondo della musica? La tua famiglia è stata importante in tutto questo?

A 12 anni circa ho iniziato a registrare note vocali casuali sul mio vecchio iPod. Mesi dopo mio padre le ha scoperte e ne è rimasto molto stupito. Da quel momento non ha mai smesso di credere in me e nella mia voce, tanto da iniziare ad organizzarmi concerti sia all’estero che in Italia. Lui mi ha sempre dato la forza di andare avanti e di non mollare mai.

A cosa si ispira il tuo genere musicale? Hai dei cantanti di riferimento nel mondo della musica?

Il mio genere musicale non si ispira ad un artista in particolare, ma a tutti quelli che ascoltavo quando ero piccolissima e che nel tempo mi hanno formata, come Joss Stone, Sigur Ros, Amy Winehouse, Aretha Franklin, Bob Dylan… Ora i miei artisti di riferimento sono cambiati, Dua Lipa, Anne Marie, George Ezra, James Bay, X Ambassadors, Jessie Reyez, sono solo alcuni nomi, ma avrei una lista infinita. Come per quasi tutti i cantautori, per comporre mi ispiro ad esperienze personali o situazioni che personalmente non ho vissuto, ma che certe emozioni mi suggestionano ad immaginare.

Che cosa rappresenta la musica per la tua vita?

Sarò molto scontata nel dire che la musica è la mia vita, ma è realmente così! La musica mi lascia libera di esprimermi, è il modo in cui ho scelto di comunicare con gli altri, con la gente. Come ho già detto generalmente sono molto timida, non parlo molto, e la musica mi ha aiutato e mi aiuta sempre più a farmi tirare fuori ciò che penso. Spero di trasmettere tanto con le mie canzoni, è ciò che più mi importa sia durante un live che in generale. Inoltre la musica per me è anche una forma di antistress, un luogo utopico che mi fa sentire più libera.

Di cosa parla in particolare il tuo primo Ep?

“Wonderful” è un progetto in cui ho messo veramente tutta me stessa, in cui ho creduto e credo tuttora. L’EP, composto da 4 tracce con 4 mood diversi, è stato prodotto nell’Hilltop Recording Studio londinese di David Ezra, che ha saputo dare una veste pop e internazionale all’intero progetto. “Wonderful” è nato alla fine di un’estate piena di emozioni. Abbiamo cercato quindi di diversificare il più possibile ogni traccia, per renderla unica. “Devils” per esempio parla di una società di diavoli, che rappresentano le paure di ciascuno. “Wonderful”, brano che dà nome all’EP, parla invece di come superare una delusione d’amore, è un pezzo che dà carica e tanta energia. A voi l’ascolto delle altre due tracce… 😉

Che rapporto hai con i social network? E’ vero che a volte sono complicati da gestire?

Ho sempre avuto un rapporto di amore-odio con i social. Da una parte mi aiutano a stare a contatto con i miei parenti e con tutte le persone che mi seguono, dall’altra sono una gabbia da cui è difficile uscire e fanno perdere molto tempo prezioso, irrecuperabile. Tra i ragazzi della mia età ormai sono una vera e propria dipendenza e non nascondo che a volte anche io mi lascio trascinare, ma sto impegnandomi molto a bilanciare al meglio il tempo che devo dedicare ai social con quello in cui ne posso fare a meno. Penso che il nome “social” in sé sia contraddittorio, perché sono strumenti che spesso rendono difficile la socializzazione a molti giovani come me.

Cosa vedi nel tuo futuro musicale?

Nel mio futuro musicale spero di vedere molti live, amo stare a contatto con il pubblico. Attualmente sto lavorando ad un nuovo singolo con “vibes” molto cubane e non nascondo che ho anche qualche progetto in italiano. Chissà se faranno parte di un album in futuro… Per ora mi godo l’estate, i miei amici, il mare, la musica. Attualmente mi sto concentrando sulla promozione del singolo e del video estivo “Song No.5”.

Intervista di Massimo Papitto

Foto di Laura Penna