HOMEPAGE CRONACA QUANDO A VEROLI LA MUSICA ‘VA IN CANTINA’

QUANDO A VEROLI LA MUSICA ‘VA IN CANTINA’

943
CONDIVIDI

Cultura e impresa, un binomio che a Veroli funziona in benevola barba ad un matrimonio con il pubblico che fa della perla ernica un luogo da scoprire ad ogni occasione e a traino di qualsiasi input. Proprio all’insegna di questo ‘binario parallelo’ e della musica di qualità assoluta la Cantina San Nicola (ex Vicolaccio), in pieno centro storico, ha deciso di proporre una kermesse fatta di vibranti step musicali con protagonisti assoluti di quel panorama in cui la notorietà fa il paio con gli ambiti ‘di nicchia’ del pentagramma. Questi primi ‘Sette passi nel Fantastico’ ( ce ne saranno altri) hanno avuto in Gaetano Ambrosiano, da non molto “patentato” verolano, promoter assoluto e il curatore concettuale, il tutto messo in atto dall’alto di un’esperienza non trascurabile nel settore che ha visto Ambrosiano essere anche fra gli organizzatori della Notte Bianca di Frosinone. La location poi, con tutto il suo “pacchetto” eno gastronomico e di ‘cantuccio bello’ di una Veroli che è bella da morire proprio grazie ad angoli come quello, ha fatto e sta facendo il resto. Dopo le esibizioni di Izy Beat e di Marco Cocci, indimenticabile bello e maledetto in Ovosodo di Virzì e leader dei Malfunk, il prossimo 22 febbraio sarà la volta di Andrea Biagioni, stella di X Factor 10, in lizza a San Remo Giovani, cantante e polistrumentista di grana finissima. Il 29 febbraio toccherà a Montone, che proporrà la sua Replay, la hit in cui la grintosità del rock metropolitano fa il paio con l’hip hop campionatorio della East Coast e con il cantautorato ortodosso. Il 14 marzo sarà la volta dello scanzonato artista romano Porto Leon, sceneggiatore mancato e cantante di pregio dotato di una energia travolgente. Gli Inude terranno invece a battesimo la serata del 22 marzo. Band di sinuosa eleganza, non immuni dalle lusinghe della new wave british e dell’elettronica, suonano spesso live con Francesco Bove, chitarrista, filantropo e ispiratore della onlus Affetti Collaterali. Ad aprile ci penserà Leo Pari, l’artista romano che piacque a Beppe Grillo e che ha all’attivo già sette album, più la conduzione di un’etichetta discografica indie. Un ‘menu’ che promette faville per orecchie ed anima in un posto che le faville già le fa fra anima e palato. Ed è solo l’inizio di una serie di eventi live che attraverso iniziative di singoli mantengono vivo e giovane un luogo che incanta, accoglie ed ha tutte le carte in regola per inserirsi tea le location più in della grande musica live. Ognuno può farla questa differenza, ci vuole solo coraggio, creatività e fiducia nelle mille mila potenzialità di un luogo che agli impulsi vitali sa rispondere benissimo. E Musica sia…

Monia Lauroni