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Gagliardo e tosto

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Un gol pesantissimo. Uno dei più importanti con la maglia del Frosinone per Daniel Ciofani. La vittoria straordinaria di Genova contro la Sampdoria porta la sua firma, autentica, in calce. Indelebile. Come porta i guantoni di Marco Sportiello capace di arrivare nell’angolino basso a tirare fuori dalla porta il colpo di testa a botta sicura di Colley che già pregustava l’esultanza fiera sotto la sua curva.

Il Frosinone andato in campo a Genova è stato il degno erede di quello visto contro la Lazio pochi giorni prima, gagliardo e tosto, sbarazzino e cattivo. E vincente. Finalmente.

Una volta la salvezza di una squadra “piccola”era decisa prevalentemente dal rendimento casalingo. Un teorema che evidentemente non conosce il Frosinone, che in questa stagione è arrivato alla terza affermazione fuori casa ma che ancora non conosce successi nel suo stadio: il Benito Stirpe.

I ciociari hanno infatti vinto a settembre a Ferrara contro la Spal (con Longo in panchina), poi due settimane fa a Bologna e in casa della Sampdoria. Tra le mura cosiddette “mura amiche” sono arrivati cinque pari e sei sconfitte, un trend che il Frosinone vuole provare a riequilibrare al più presto.

I tre punti firmati Daniel Ciofani, ora riaprono ogni discorso salvezza: a quota 16 punti, con Bologna ed Empoli a 18 e Udinese a 19, la formazione di Baroni ha il diritto e il dovere di crederci con forza e convinzione.

L’impresa che poche settimane fa sembrava impossibile ora invece è più concreta.

Massimo Papitto