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venerdì, 19 Aprile 2024
HOMEPAGE CRONACA Frosinone – Lavoro, numeri che fanno paura: crescono infortuni, morti e malattie

Frosinone – Lavoro, numeri che fanno paura: crescono infortuni, morti e malattie

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La Giornata dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro affonda le radici nella storia dell’Anmil, fondata nel 1943, quando il comitato esecutivo, nella riunione a Firenze del 26 novembre 1950, deliberò che il 19 marzo di ogni anno sarebbe stata celebrata in Italia la Giornata del mutilato del lavoro.

La prima si tenne a Roma l’anno successivo, ma dal 1998, invece, la ricorrenza è stata istituzionalizzata nella seconda domenica di ottobre di ogni anno. E, oggi come allora, lo scopo è quello di ricordare all’opinione pubblica, alle istituzioni e alle forze politiche la necessità di concentrare la propria attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie.

Ieri, la 69ª edizione, si è svolta anche in Ciociaria: ad Amaseno, alla presenza di personalità territoriali e regionali. Durante la cerimonia sono stati consegnati i brevetti e i distintivi d’onore, a cura dell’Inail, ai nuovi grandi invalidi. Con l’occasione Anmil ha elaborato i dati Inail confrontando i periodi gennaio-agosto 2018 e gennaio-agosto 2019.

In Italia il numero totale degli infortuni denunciati è sceso dello 0,4% (da 418.535 a 416.894). Sostanzialmente invariato il numero nel Lazio (da 28.916 a 28.926), mentre per Frosinone c’è stato un incremento di 46 unità: da 1.750 a 1.796 (+2,6%). Di più, in termini di percentuale, in regione, soltanto Latina (+2,9%): da 2.431 a 2.501 infortuni totali denunciati. Sostanzialmente invariata Roma (+0,2), mentre scendono sia Viterbo (-5,3%) che Rieti (-8,6%). A livello nazionale, inoltre, scende nel confronto periodico il numero di infortuni mortali denunciati: -3,9%. Da 713 a 685. In controtendenza il Lazio (da 51 a 69). Frosinone, nel raffronto periodico, ha registrato un incremento: da 2 a 6. Così come Latina (2-9), Rieti (1-3) e Roma (40-45). Invariata Viterbo: 6-6.

Per quel che concerne, invece, le malattie professionali denunciate i dati evidenziano un aumento nazionale del 2% (da 40.219 a 41.032). Non fa eccezione il Lazio: +2,2% (da 2.676 a 2.736). Incremento importante per la Ciociaria: da 503 a 562 (+11,7%). A Latina +13,3% (518-587), mentre scendono le altre province: Rieti (-1,6%), Roma (-5,5%) e Viterbo (-1,2%).

L’Anmil sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione composta da tre spot e che ha come slogan “Non raccontiamoci favole… sul lavoro non c’è sempre il lieto fine”. «La campagna – ha sottolineato Domenico Loffreda, presidente territoriale e regionale dell’associazione, facendo una panoramica nazionale – arriva in un momento, purtroppo, negativo per il fenomeno infortunistico: lo scorso anno sono stati denunciati all’Inail oltre 645.000 infortuni, di cui 1.218 mortali. Gli incidenti mortali sono aumentati, rispetto allo scorso anno, del 6%, con una media di oltre 3 morti ogni giorno».

 Dall’associazione, dunque, ritengono «urgente la promozione di una forte campagna di sensibilizzazione». E, allo stesso tempo, «dovrebbe essere rivolta direttamente alle aziende attraverso un piano straordinario che preveda anche il coinvolgimento di volontari in qualità di consultenti». Inoltre, propone «una formazione caratterizzata da un approccio metodologico nuovo, basato su un’analisi innovativa del rischio e sul valore della testimonianza di chi ha subìto un infortunio». E, infine, spiegano che «occorre lavorare per il rafforzamento delle iniziative di formazione e informazione nelle scuole».