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Frosinone, il destino è quasi segnato: chiudere bene la stagione però è un dovere

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Lo sconforto, l’adrenalina e l’illusione, la mazzata (forse) definitiva. Le ultime settimane del Frosinone sono state come un giro sulle montagne russe: le vittorie contro Parma e Fiorentina avevano restituito entusiasmo e speranza ai ragazzi di Baroni, che si erano avvicinati sensibilmente al quartultimo posto e avevano cominciato a credere nell’impresa quasi leggendaria. Invece, Inter e Cagliari hanno riportato i ciociari alla dura realtà, con i piedi per terra: sono dieci, adesso, i punti di distacco dall’Udinese e dall’agognata salvezza, quando mancano soltanto cinque giornate alla fine del campionato. Un destino quasi segnato.

Una missione più che impossibile, ormai, anche se Ciofani e compagni hanno ancora il dovere di provarci. Napoli in casa, Sassuolo fuori, Udinese in casa, Milan fuori e Chievo Verona in casa sono le ultime rivali da affrontare: non è un calendario semplice, ma neanche impossibile.

A Cagliari, come nel recente passato, mister Baroni si è giocato tutte le carte a sua disposizione, mandando in campo tutti gli attaccanti disponibili ma nessuno è riuscito però a fare gol.

In determinati momenti della stagione è mancata esperienza e personalità, ed è evidente che qualcosa non abbia funzionato. Ci sarà tempo e modo per analizzare le cause di un cammino così difficile; adesso, l’unica cosa che conta è chiudere bene la stagione.

Massimo Papitto