Mi pare di aver capito che fino al 13 aprile siamo nella fase 1 del Covid, che io identifico con quella della ceretta. Dal 14 aprile si entrerà nella fase due, quella del decespugliatore. A data ancora incerta inizierà la fase 3: quella del Napalm. Intanto giorno dopo giorno sale la voglia di socialità, parlare con qualcuno che non sia tuo padre sordo e tua figlia con le orecchie bombardate dalle cuffiette. Per ovviare a questa particolare ‘solitudine’ oggi ho deciso di provare ad attirare i piccioni sul mio balcone. Il mio progetto era quello di sacrificare dei semi rinvenuti dalla dispensa e destinati in origine all’insalata, per attirare i volatili sul muretto del mio balcone e poter godere di questa migrazione simulando un’esperienza analoga a quella della bella piazza del mio paese. Che dire? Sono stata snobbata persino dagli uccelli più odiati sulla faccia del globo. Uno schiaffo ad ali aperte alla mia dignità. Un’esperienza frustrante che però mi ha regalato qualcosa su cui rimuginare per il resto della giornata. Mentre ancora aspetto che un cavolo di piccione mi faccia la grazia di atterrare sulla mia proprietà. Secondo un mio personale pronostico, ci faranno riuscire di casa il 29 aprile. Quando, secondo la Nasa, un asteroide grande come l’Everest punterà la Terra. Ognuno le guerre le vince a modo suo.
M.L.
