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Calcio – Frosinone, mister Longo sul mercato: “Chi verrà qui non deve desiderare altro”

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E’ la prima conferenza stampa di Moreno Longo dopo la serata magica del 16 giugno. C’è una discreta platea di cronisti per questo esordio del Frosinone per l’amichevole internazionale contro il Real Betis, andata in scena ieri. E il mister ha così parlato.

Mister Longo, la partita è stata più o meno una passerella poco significativa per lei. Anche alla luce del gioco espresso, se la sente di farci un bilancio della situazione attuale del Frosinone?

“Il bilancio è positivo, è stata svolta una preparazione senza intoppi e senza infortuni soprattutto, toccando ferro. Al momento stiamo cercando di inserire i nuovi arrivati, in un contesto organizzativo e di gruppo e non solo sotto il profilo tecnico-tattico. Stiamo cercando di creare un Frosinone che sia capace di arrivare ad un’altra impresa anche se non è facile assemblare una squadra con così ampi cambiamenti. Ma questi cambiamenti li facciamo perché l’obiettivo della Società è la salvezza. Adesso però si dovrà passare dall’essere gruppo a diventare squadra. E finalmente abbiamo disputato un’amichevole con una formazione di questa caratura, perché se dovessi trovare un neo nella nostra preparazione è stato il livello dell’avversario di turno. Avevo chiesto avversari di questo livello. Perché sappiamo tutti quanto sia elevato il divario tra Serie B e Serie A e che servono 4-5 partite importanti per prendere quella intensità. Di fronte a noi avevamo una squadra che affronta l’Europa League da protagonista. Per 40′ il Frosinone aveva tenuto il campo, fino all’espulsione di Maiello era stato in partita. In qualche frangente dopo la mezz’ora abbiamo perso le distanze. Sono cose che si possono comprendere solo quando si affrontano partite di questa caratura. Serviranno più gare di questo tipo per testarci. Comunque ieri ho avuto ottime risposta da parte del gruppo”.

A suo giudizio manca ancora qual cosina per migliorare questa squadra per presentarci ai nastri di partenza con l’ambizione della salvezza?

“E’ normale che se dovessero arrivare calciatori che ci migliorano in tutto e per tutto, saranno i benvenuti. Chi non li vorrebbe? Ma dovranno cambiarci in tanto. Questo gruppo che ci ha portato in serie A va rispettato e ringraziato. Tutti, anche quelli che non possono essere qui con noi per una questione legata a scelte tecniche operate dalla Società, di affrontare la serie A con giocatori che hanno maggiore esperienza nella nuova categoria. Se sono qui oggi è grazie a loro. Non li cito uno ad uno per non dimenticarli, sono tutti giocatori ai quali rimarrò affezionato. Detto questo vedremo come la società opererà per vedere se c’è davvero l’opportunità per migliorare questa squadra”.

Ha detto che avrebbe voluto fare 4-5 amichevoli di questo tipo. Domenica c’è il Sudtirol in Coppa Italia. Al massimo potrà farne un’altra ancora. Si è fatto un’idea di come potersi schierare ai nastri di partenza del campionato?

“Siamo abbastanza impossibilitati di fare due partite per testare la squadra. Dobbiamo anche dire che abbiamo affrontato il Betis non considerando i carichi di lavoro, che non abbiamo diminuito in questi giorni. Per questa motivazione dovremo cercare di abbreviare il più possibile il periodo di apprendimento della categoria da parte di quei giocatori che ancora non la hanno nelle corde negli ultimi anni. Sappiamo benissimo che ci vorrà qualche partita di campionato per affrontare in maniera adeguata quei ritmi della serie A. Che ci vedrà esordire a Bergamo contro una squadra che avrà giocato già quattro partite di Europa League. Dovremo essere bravissimi noi ad accelerare quei tempi”.

Ha visto dei miglioramenti rispetto alle amichevoli in Canada?

“Sono sorpreso per come la squadra abbia lavorato a livello difensivo. Con una squadra abituata a palleggiare come una formazione tipica spagnola, le occasioni da parte loro potevano essere molte di più se non stai bene in campo. Nella ripresa siamo anche passati a quattro in difesa, con un modulo non nostro e comunque interpretato nel miglior modo. Sotto il profilo della compattezza ho visto buone cose ed anche in fase di ripartenza. Contro squadre che sono simili al Betis, vedi Juve, Milan, Inter, Roma, Napoli e Lazio le partite saranno di questa levatura”.

Lei ha parlato di possibili giocatori in arrivo, proviamo a farle qualche nome. Si è parlato dell’esterno basso Ola Aina nigeriano del Chelsea, di D’Alessandro come esterno alto e nel caso se c’è anche bisogno di un attaccante in più, una seconda punta?

“Non voglio glissare sulla domanda ma di mercato parla la Società nelle persone di Capozucca, Salvini e Giannitti. Ho detto che chi viene in questa squadra deve cambiare in maniera decisa l’aspetto tecnico della squadra ma soprattutto venire a Frosinone come l’opportunità più desiderata del mercato”.

Lei si troverà di fronte al solito problema della scorsa stagione, con Ciano seconda punta schierato verso la fine del campionato. E’ possibile vedere Ciano fuori dal 3-5-2?

“E’ possibile, quando si crea una squadra di livello la si crea con alternative di livello. Penso che la concorrenza possa fare bene a tutti. Se la reputavo una cosa non adatta in B, sicuramente avendo un parco di attaccanti importanti, nel prossimo campionato il posto se lo giocheranno durante la settimana. E chi starà meglio andrà in campo. Se andiamo a leggere chi va in panchina in A, vediamo che ci sono giocatori di grande livello”.

Riprendiamo il discorso delle amichevoli mancate con squadre come questa di ieri sera.

“Innanzitutto l’esperienza in Canada è stata un’ottima esperienza, organizzata molto bene. Quando è stata organizzata non si sapeva quale categoria potesse fare il Frosinone. Magari si poteva trovare qualche squadra di categoria superiore. Ma in Canada se non parliamo di MLS, il resto del livello è come fosse una serie D o al massimo una Lega Pro. Avendola organizzata tanto tempo prima non lo si poteva prevedere affatto. E poi fu anche una mia richiesta perché so bene quanto si impiega per organizzare partite così di livello”.