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Calcio – Cristiano Ronaldo come Platini, Maradona, Van Basten e Ronaldo “Il Fenomeno”

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Mancano poche ore e poi tutto sarà realtà. Vedremo scendere Cristiano Ronaldo dal pullman bianconero per addentrarsi dentro gli spogliatoi del Benito Stirpe di Frosinone e poi successivamente sul terreno di gioco dell’impianto frusinate.

Si parla di calcio per carità ma questo non può non essere catalogato come un evento storico da raccontare magari ai figli o ai nipotini negli anni a venire. Il giocatore di calcio più forte del pianeta per qualche ora sarà sotto gli occhi dei tifosi ciociari che, pur tifando per la loro squadra locale, avranno occhi anche e soprattutto per lui, Cristiano Ronaldo il marziano. Il cinque volte Pallone d’Oro, il calciatore con più gol che presenze in tutta la sua carriera sportiva divisa tra Manchester United, Real Madrid e ora Juventus.

Un calciatore che ha fatto epoca, come ha fatto epoca la sua grande rivalità con Leo Messi, l’unico capace in questi ultimi anni di calcio di tenergli testa e addirittura a volte di superarlo.

Il suo arrivo in Ciociaria, come dicevamo, rappresenta un evento storico. Altri grandi calciatori negli anni passati hanno calcato i campi di provincia del campionato italiano e Ronaldo si aggiungerà così a questa cerchia ristretta di fenomeni.

Il primo che si ricorda è Omar Sivori, comprato dalla Juventus nel 1957 e che nel suo primo anno in Italia giocò al “Moccagatta” di Alessandria, e qualche anno più tardi allo Stadio “Mario Rigamonti” di Lecco. In entrambi i casi giocò su terreni impossibili per la neve, ma fu per due volte decisivo. Contro i grigi di Alessandria Sivori segnò subito un gol al 3’, mentre contro il Lecco servì un bellissimo assist a Nicolé per il vantaggio bianconero.

Passano gli anni e un altro grande giocatore arriva a Torino e inizia a fare storia. Michel Platini ad inizio degli anni ’80 era il meglio che c’era al mondo e lo ha dimostro con i bianconeri, non solo vincendo tutto il possibile, ma anche giocando alla grande in campi come lo Stadio “Comunale” di Catanzaro, al “Cibali” di Catania o al “Sinigaglia” di Como. Una delle partite, durante il suo primo anno di Serie A, in cui si iniziò a capire la forza di Platini fu proprio a Catanzaro. I giallorossi andarono in vantaggio con Luigi de Agostini, futuro bianconero, e Platini la vinse con un gol su rigore e poi segnando il secondo gol dribblando anche il portiere della squadra di casa.

Negli ultimi anni di Platini arrivò un altro campionissimo in Italia, Diego Armando Maradona, per molti il più forte calciatore di tutti i tempi. Nei suoi anni napoletani Maradona ha giocato al “Partenio” di Avellino, allo “Zini” di Cremona, ma forse la cosa più impressionante la mostrò il primo anno, al “Del Duca” di Ascoli, quando tirò una punizione fantastica sulla traversa, poi ribadita in gol da Penzo. Una giocata che è rimasta nella storia del calcio italiano.

Nelle favole da raccontare a figli e nipotini c’è anche quella di Marco Van Basten. Il cigno di Utrecht, uno degli attaccanti più completi mai visti sui campi di calcio mondiali, nei suoi anni di Milan giocò al Conero” di Ancona e all’Adriatico di Pescara incantando con gol e giocate da fuoriclasse.

Poi c’è stato anche un altro Ronaldo: il Fenomeno interista, protagonista con l’Inter all’ “Arechi” di Salerno e al “Garilli” di Piacenza nel corso dei suoi fantastici anni italiani.

Corsi e ricorsi storici. Storie di calcio e di vita meravigliose che da domenica sera toccherà aggiornare perché raccontare un’altra favola, quella di Cristiano Ronaldo, il marziano di Madeira, che arriva a Frosinone per giocare a calcio è un evento per forza da raccontare nel tempo.

Massimo Papitto