HOMEPAGE POLITICA Alatri – Cronistoria di un’antenna telefonica spiegata dal consigliere Roberto Addesse

Alatri – Cronistoria di un’antenna telefonica spiegata dal consigliere Roberto Addesse

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E’ di questi giorni l’installazione di un’antenna di telefonia presso il civico cimitero che sta suscitando diverse polemiche sia tra i cittadini che sui vari social. Trattasi di un’antenna di telefonia della compagnia Wind il cui segnale dovrebbe coprire la località Fiura e zone limitrofe in quanto attualmente scoperte.

Ieri mattina, in qualità di consigliere comunale, ho effettuato richiesta di accesso agli atti, con protocollo n. 358,  prendendo copia parziale della documentazione presente presso il nostro comune e sono riuscito a ricostruire la storia che ha portato all’installazione scoprendo anche qualche sorpresa.

Tutto ha inizio nel settembre del 2014 quando l’amministrazione comunale autorizzava la delocalizzazione di un impianto, inizialmente previsto nella zona sottostante l’ingresso del civico cimitero,  mentre nel gennaio del 2015 veniva concesso in locazione il terreno su cui dovrà avvenire l’installazione dell’antenna. A fine gennaio la compagnia telefonica presentava domanda di autorizzazione e contemporaneamente chiedeva i rispettivi pareri all’Arpa, alla soprintendenza archeologica, soprintendenza paesaggistica, aeronautica militare e Regione Lazio per quanto riguarda l’autorizzazione sismica.

L’Arpa Lazio, l’aeronautica militare e la Regione Lazio comunicarono il loro parere favorevole mentre la soprintendenza paesaggistica prometteva il proprio parere favorevole ma ponendo alcune prescrizioni ovvero la riduzione dell’altezza del palo a poco più del muro del cimitero e la verniciatura del palo stesso con vernice tipo rame o bronzo. Nel gennaio del 2016 l’amministrazione comunale, alla luce delle prescrizioni della soprintendenza paesaggistica, richiedeva la presentazione delle modifiche da apportare.

Di li a qualche giorno la compagnia telefonica presenta formale ricorso al TAR Lazio avverso le prescrizioni dettate dalla soprintendenza e per l’accertamento del silenzio/assenso del comune in quanto l’istanza di autorizzazione, presentata il 30/01/2015, nei successivi novanta giorni non era arrivata nessun provvedimento di diniego da parte dell’amministrazione comunale. Il 31 gennaio 2017 il TAR da ragione in toto alle richieste della compagnia telefonica in quanto l’area oggetto dell’installazione non è sottoposta a nessun vincolo né archeologico né paesaggistico e l’eventuale fascia di rispetto di 200 metri dal limite cimiteriale viene altresì rispettato in quanto gli impianti di telefonia mobile, per le loro caratteristiche, non possono essere classificati come manufatti edilizi incompatibili con il vincolo cimiteriale.

Inoltre l’area era già stata individuata, congiuntamente ai tecnici comunali, nella delibera di giunta comunale  del 2 settembre 2014 che ha autorizzato la delocalizzazione, nonché dallo stesso contratto di locazione stipulato con il comune.

La vicenda si chiude nel novembre del 2017 quando l’amministrazione comunale consegna l’area per l’installazione della stazione radio ed iniziano i lavori. Alla luce di questa cronistoria vanno fatte alcune considerazioni. L’attuale legislazione classifica queste antenne come vere e proprie opere di pubblica utilità, considerando il servizio che rendono ai cittadini, ponendo come prescrizione la distanza minima dalle abitazioni che corrisponde a 70 metri.

Per quanto riguarda la localizzazione di questi impianti, nel 2006 l’allora commissario prefettizio individuò tra gli altri la zona sottostante il piazzale d’ingresso del civico cimitero. Nel 2014, su richiesta della compagnia telefonica, l’amministrazione comunale acconsentì a spostare l’impianto nell’attuale zona definendola meno impattante!! Personalmente non sono d’accordo che l’attuale posizione sia meno impattante, è questione di sensibilità e rispetto verso un luogo sacro come il civico cimitero, perché l’amministrazione comunale non ha proposto altri siti? Per quanto riguarda l’estetica, al giorno d’oggi esistono soluzioni che riescono a camuffare l’impatto di queste antenne come alberi finti tipo abete (vedi foto), mi sarei aspettato che l’amministrazione avrebbe imposto tale soluzione al momento della stipula del contratto di locazione!

Per quanto riguarda il legittimo allarmismo comunicatomi dai cittadini che abitano nelle zone limitrofe posso soltanto comunicargli che l’Arpa Lazio ha autorizzato questo impianto in quanto le emissioni elettromagnetiche sono al di sotto della soglia di legge e posso assicurargli che mi farò portavoce presso l’amministrazione comunale per fare in modo di tenere sotto controllo i rilevamenti relativi a tutte le antenne installate sul nostro territorio e verificare soprattutto le frequenze dei rilevamenti.