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Alatri – Nelle periferie cittadine il tiro al formaggio è una delle contese popolari più antiche

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Torna a vincere a 72 anni una forma del peso di 28 Kg un vecchio campione di questo sport.

Chi ritiene che il formaggio sia solo un prodotto alimentare non è certamente un Ciociaro. Nella giornata di ieri nella zona del Laguccio si sono scontrati nei tiri al formaggio del peso di 28 Kg su un percorso pianeggiante 4 campioni di vecchia data; Enzo Ceci, settantaduenne del luogo in coppia con Ugo Malandruccolo di Boville Ernica contro dei veri specialisti locali. Questo sport si pratica sull’asfalto per una lunghezza di 400/500 metri, facendo ruzzolare il Parmigiano il più possibile e vince chi riesce a mandarlo più lontano.

Sembra facile a dirsi, ma basta provare per capire che non è così. Occorrono tecnica e forza per evitare che la forma esca dalla sede stradale o si rompa e allo stesso tempo spedirla più lontano dell’avversario; e poi ci vuole esperienza per poter scegliere la forma migliore per le proprie caratteristiche. Qui ci sono dei veri campioni, degli esperti in tutti i sensi, perché ormai la gente ce l’ha nel sangue. D’altra parte, questa contesa del tiro al formaggio, tra folklore e sport popolare è molto sentita in tutta la zona.

L’esperienza di Enzo Ceci, veterano di lungo corso nel lancio del formaggio, torna a vincere alla veneranda età di 72 anni portati egregiamente.

Come tutte le contese popolari ha le sue regole – ci dice Enzo – con i suoi attrezzi e la sua terminologia. “Lo strumento principale si chiama “Zagaglia” ed è in pratica una cinghia che si avvolge intorno alla forma per imprimerle il moto rotatorio e termina con una specie di laccio che si infila al polso. Occorre però anche il “Mazzanghero”, un pezzo di legno fissato alla cinghia per tenere con quattro dita la forma già avvolta. Poi naturalmente ci vuole una strada ben levigata”.

Questo gioco non è comunque solo un passatempo, ma uno sport vero e proprio tanto che, recentemente, le regole sono state codificate anche dal Coni. E’ un misto di forza e di abilità che ha i suoi campioni a tutti i livelli. Ogni giocatore ha il suo stile, il suo modo di impugnare la forma o di fare il salto, importantissimo anche quello nella tecnica del gioco, prima del tiro vero e proprio. E quando scendono in campo i pezzi forti richiamano spettatori da tutta la zona, con tanto di scommesse e di dispute tra i contendenti per la forma da scegliere per la gara: già, perché ogni giocatore cerca di far cadere la scelta sulla forma che più si adatta alle sue caratteristiche. Per questo può capitare che un giovane prestante e abile, talvolta possa perdere da un vecchietto forse meno forte ma sicuramente più astuto ed esperto come è avvenuto proprio ieri.

Bruno Sbaraglia