HOMEPAGE CRONACA Frosinone – Per il Sole 24 Ore: Ottaviani al 51%

Frosinone – Per il Sole 24 Ore: Ottaviani al 51%

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Il Sole 24 Ore ha diffuso il consueto sondaggio annuale, stilato dalla IPR marketing, con cui viene monitorato il gradimento dei sindaci italiani rispetto ai propri concittadini. Secondo tali indicazioni, il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, riceve un indice di gradimento pari al 51%, con un incremento pari a tre punti di percentuale rispetto all’identico sondaggio dell’anno precedente. Inoltre, nella graduatoria nazionale pubblicata dal Sole, il sindaco di Frosinone balza in avanti di ben 18 posizioni in un anno, dall’89° posto del 2015, al 71° del 2016, registrando uno degli aumenti più alti in assoluto tra i primi cittadini della Penisola. L’indagine del Sole 24 Ore ha preso, anche, come punto di riferimento i giudizi espressi dai cittadini sulle innovazioni nei servizi e nei lavori pubblici adottati all’interno dei Comuni considerati. “Sicuramente i sondaggi sull’indice di gradimento, soprattutto quando sono come quello pubblicato da uno dei più importanti quotidiani italiani, aiutano e confortano le scelte operate dalla nostra azione amministrativa – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – In questi quattro anni, abbiamo lavorato con sacrificio e con coscienza, cercando di elevare la qualità della vita in ogni settore della pubblica amministrazione locale, mettendo sempre al primo posto l’interesse collettivo. Quanto realizzato dal Comune, infatti, avrà certamente inciso nei risultati del sondaggio: si pensi, soltanto, alla costruzione del ponte Bailey, in attesa dell’intervento della Regione, che ha finalmente collegato, di nuovo, la parte alta e la parte bassa della città, o alla realizzazione del nuovo stadio “Benito Stirpe”, nel quartiere Casaleno, esempio unico di collaborazione tra pubblico e privato. La città si sta dotando di una struttura sportiva di ultima generazione che colloca Frosinone, in un panorama nazionale di quasi cento squadre professionistiche, al fianco di realtà come quella degli stadi della Juventus e dell’Udinese, le sole, insieme a quella di Frosinone,capaci di realizzare infrastrutture del genere. Senza contare la contestuale trasformazione del “Matusa” in un parco urbano di un ettaro di verde, raggiungibile facilmente da ogni zona della città. A ciò si aggiungono, inoltre, i lavori compiuti sul tessuto urbano del capoluogo, con l’introduzione delle rotatorie e dell’illuminazione sulla Monti Lepini, oltre alla installazione di quasi 8.000 impianti a led su tutte le strade pubbliche, entro la prossima primavera. E ancora, la riqualificazione avviata nel quartiere Scalo e la creazione di nuove piazze e spazi di aggregazione (Vittorio Veneto, Santissima Trinità, don Carlo Cervini, in via Aldo Moro e Sacra Famiglia). Abbiamo acquistato e riaperto, dopo dieci anni, il teatro Nestor, oggi municipale, mentre è diventato di proprietà comunale anche il teatro Vittoria. A proposito di cultura, il Festival Nazionale dei conservatori di musica italiani, con un marchio registrato per una manifestazione unica del genere in Europa, ha consolidato e ampliato la propria fama al di fuori dei confini nazionali. Dopo 40 anni di attesa, inoltre, l’Accademia di Belle Arti, eccellenza frusinate che rischiava di trasferirsi nella Capitale, è stata da noi collocata nella nuova sede del palazzo Tiravanti ed il Ministero ha riconosciuto l’importanza di tale scelta, erogando un finanziamento di circa 3 milioni di euro per la riconversione del plesso. Per ultimo, ma non certo per importanza, va ricordato il ruolo essenziale e la decisione di questa amministrazione nella risoluzione del contratto con Acea, dopo 14 anni di inadempimenti e problemi vissuti dai cittadini. Va sottolineato, infine, il fatto che siamo riusciti a portare avanti tali progetti partendo, nel 2012, da una situazione finanziaria, delle casse comunali, qualificata come predissesto, riuscendo ad evitare il fallimento del Comune grazie all’approvazione, condivisa con il Ministero e la Corte dei Conti, di un piano di rientro, in 10 anni, dei 50 milioni di debiti lasciati dalle precedenti amministrazioni. Sicuramente, i cittadini che hanno espresso il 51% del  loro consenso nel sondaggio, hanno valutato positivamente il nostro impegno e la nostra concretezza”.