HOMEPAGE CRONACA Frosinone – Il sindaco Ottaviani blocca personalmente un cantiere stradale abusivo

Frosinone – Il sindaco Ottaviani blocca personalmente un cantiere stradale abusivo

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Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, nel pomeriggio odierno, ha indossato i panni del capocantiere e del vigile urbano, almeno metaforicamente, bloccando personalmente un cantiere che stava compromettendo i lavori di bitumazione, che avevano recentemente interessato l’intera arteria stradale di via Armando Fabi. Un’impresa edile, infatti, incaricata da una concessionaria di pubblici servizi, stava tagliando l’intera carreggiata, in senso perpendicolare, per il posizionamento di alcuni sottosistemi, con uno scavo di oltre un metro di profondità, limitandosi ad una copertura superficiale della traccia stradale, e soprattutto trasformando quel tratto di via Armando Fabi, in prossimità del vecchio ingresso della Asl, nel solito rattoppo antiestetico ed appena rimediato. I lavori in atto non stavano tenendo in considerazione la circostanza che l’amministrazione comunale avesse da poco riasfaltato tutta la sede stradale, con un investimento di oltre 70.000 euro. Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, che si trovava a transitare in prossimità del cantiere, ha chiesto l’esibizione all’impresa delle autorizzazioni comunali e del progetto di ripristino, bloccando personalmente i lavori e disponendo l’intervento immediato della pattuglia della Polizia Municipale, anche per riscontrare l’assenza di alcuni presidi di sicurezza previsti dal Codice della Strada. 《Se si continua a passare sopra i comportamenti che danneggiano il patrimonio ed il decoro pubblico – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – non si fa altro che disperdere l’investimento portato avanti dalla collettività con le proprie tasche. Non ho potuto fare a meno di intervenire personalmente, quando ho constatato come potesse essere deturpata con menefreghismo e leggerezza un’arteria stradale da poco bitumata. Gli accertamenti ed i verbali, che si stanno elevando in queste ore, servono anche a far capire che chi sbaglia è giusto che risarcisca la collettività di tasca propria, siano essi addetti delle imprese private o anche dipendenti comunali. I soldi pubblici provengono dai risparmi di una comunità e rispettare il cittadino significa anche rispettare i sacrifici dei contribuenti》.