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Alatri, venerdì 28 giugno presentazione del libro “Mia madre astronauta”

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Il 28 giugno alle 21:00, ad Alatri presso i locali del Coworking Gottifredo, Antonio Coletta si gioca il Campiello in casa con “Mia madre astronauta”, il libro che spopolerà in estate, cento pagine da leggere sotto l’ombrellone o in baita, in aereo o in treno, in città nelle ore meno calde.
L’opera, edita da Ultra, racconta un mondo fantastico ma verosimile, trasposizione surreale in parole e immagini della cronaca, dei sentimenti e delle ansie dell’ultimo decennio.

“I riferimenti sono tanti, ogni scrittura è debitrice di una lettura. Mi sono ispirato al tenore surreale della narrativa sudamericana e di quella fantascientifica. E alla narrativa umoristica anglosassone e italiana, ovviamente”, ha dichiarato Coletta in una recente intervista a John Smith, critico del “Los Angeles Beautiful Books Journal”.

L’autore ha inventato favole che hanno come protagonisti esseri umani, animali e vegetali, reali e immaginari, coinvolti in bizzarre vicende familiari, strampalate storie d’amore, sconfitte brucianti e morti assurde.

“Comporre questo libro è stato molto divertente. È una sgambata – non sempre politicamente corretta – in un mondo fatto di fantasia, eventi inaspettati, associazioni di idee e giochi di parole”, ha dichiarato l’autore in una recente intervista a Juan Garcia Gonzales, critico della “Revista madrileña de bellos libros”.

“Mia madre astronauta”, in effetti, è un viaggio fuori dalle regole del tempo e dello spazio attraverso i luoghi comuni e le manie della nostra società, il suo rapporto con il pianeta, con la religione, con il sesso, con i mass-media, con la politica, con la dignità.

Leggendo “Mia madre astronauta” potreste incontrare terroristi innamorati, alberi che fanno lo sciopero della fotosintesi clorofilliana, attori che amano rane velenose, donne quasi centenarie che fuggono di casa, uomini che parlano d’amore e di pace come nessuno aveva mai fatto prima, fantasmi esibizionisti, conigli assassini, migranti interplanetari, Rodolfo Valentino, Hegel, Elvis Presley, Silvio Berlusconi e persino l’ex presidente americano Gerald Ford.

“Probabilmente non vincerà il Pulitzer, ma sono certo che questo mio volumetto si aggiudicherà almeno il Premio Campiello”, ha dichiarato l’autore in una recente intervista a Jean Bernard, critico de “La Reveu des Beaux Livres”.

Il servizio librario dell’evento è a cura della Libreria Cataldi, il rinfresco a cura di Hot Shot.